23 maggio ore 17.30
L’Europa e i giovani tra formazione e lavoro: fuga dei cervelli o allargamento degli orizzonti culturali?
Intervengono Sergio Albertini (Università degli Studi di Brescia, Economia e management), Alberto Borboni (Università degli Studi di Brescia, Ingegneria industriale e dell'informazione), Elisabetta Donati (sociologa della famiglia), Paride Saleri (imprenditore), Eleonora Voltolina (presidente di ITalents).
I giornali riportano sempre più spesso notizie sulla presenza di giovani italiani che proseguono gli studi o cercano lavoro all’estero. Il fenomeno trova evidente riscontro nella realtà locale, dove un laureato su due, secondo fonti autorevoli, è intenzionato a lasciare il paese. Il giudizio su quanto accade, e appare ormai una tendenza destinata a confermarsi in futuro, appare contraddittorio: da un lato si evocano le conseguenze di una crescente “fuga dei cervelli”, dall’altro si accoglie con favore l’allargamento di orizzonti culturali e di esperienze umane e professionali di cui i giovani possono oggi godere.
La domanda da porsi, in ogni caso, è se la scelta dei giovani expat si giochi secondo una logica di opportunità o invece sia dettata dalla necessità, se pesi di più l’aspirazione a sperimentare nuove realtà in cui mettersi alla prova o la constatazione della mancanza di un futuro concreto e gratificante nel paese in cui si è nati.
Certa appare comunque la progressiva formazione, al di là delle difficoltà e delle polemiche che accompagnano il percorso della UE, di una nuova cittadinanza europea e più in generale di una cultura transnazionale.
Sul tema si confronteranno voci e punti di vista diversi (dal docente universitario all’imprenditore, dal sociologo della famiglia a chi si occupa con continuità degli italiani expat e dei giovani che decidono di rientrare in Italia), ma il dibattito sarà arricchito anche dalle testimonianze di genitori e di giovani in diverso modo coinvolti.